Applicazione e review dell’Hennè di Khadi, nuovi shampoo e idrolati di Biofficina toscana e balsamo Phitofilos

Buon pomeriggio e buon lunedì a tutti! Come avete passato il weekend? Io ho approfittato di ieri pomeriggio per farmi l’hennè, perché avevo un urgente bisogno di coprire gli odiosi capelli bianchi. Ho iniziato a 20 anni a vedere il primo capello grigio, e con il passare del tempo sono aumentati da uno a tre, da tre a dieci e così via. Accadrà così anche per le rughe? Non ci voglio pensare…il lunedì porta sempre con sé pensieri allegri come vedete! Comunque, tornando alla questione dei capelli bianchi, non sono così evidenti, però ci sono. La cosa buona è che, almeno per il momento, non sono concentrati in un’unica zona, così quando li copro con l’hennè creano un bell’effetto di luce. L’hennè che utilizzo non “copre” esattamente i capelli bianchi, come siamo abituati a vedere con le tinte chimiche, ma li colora di un bel tono ramato, almeno nel mio caso! In genere io utilizzo le miscele già pronte di Khadi, ossia erbe già dosate per ottenere un determinato colore. Ci sono ragazze indubbiamente più esperte di me, che creano da sole queste miscele in base alle loro esigenze, ma io, che sono imbranation, non oso nemmeno fare una cosa del genere perché mi ritroverei con i capelli alla Memole!

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Vi scriverò un post a parte, dedicato interamente all’hennè, ai suoi utilizzi e ai suoi significati. Oggi vi parlerò solamente della miscela che ho utilizzato, altrimenti questo si trasformerebbe in uno dei miei post kilometrici e devianti. Il colore che ho acquistato è il “Light Brown” di Khadi, e l’ho utilizzato per la prima volta, dato che in precedenza ho sempre usato il “Brown”.

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Questo è ciò che trovate all’interno della confezione:

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  • una confezione sottovuoto che contiene a sua volta una busta in plastica con dentro la polvere di hennè
  • un paio di guanti in plastica
  • una cuffietta per capelli
  • le istruzioni d’uso

Questo hennè non va fatto ossidare, ma si può applicare direttamente dopo aver aggiunto l’acqua e altri ingredienti a vostro piacere. La prima volta che lo feci rimasi un attimino basita dall’odore molto forte della polvere, ma una volta fatta l’abitudine non mi ha più dato fastidio. Dunque, aprite il pacchetto verde e vuotate il contenuto della busta in una ciotola, possibilmente in plastica liscia, così poi riuscirete a lavarla bene. Dovete decidere in base alla lunghezza dei vostri capelli, quanto prodotto usare. Avendo i capelli molto lunghi io ho bisogno dell’intera busta, ma se avete i capelli corti vi andrà benissimo anche metà dose.

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Scaldate poi dell’acqua, ma ricordatevi che non deve assolutamente bollire, primo perché vi ustionereste la testa, e non mi pare una cosa caruccia, secondo perché questo tipo di miscela non necessita di acqua troppo calda. Unite dunque l’acqua riscaldata e mescolate. Io ho utilizzato un cucchiaio sempre in plastica per lo stesso discorso della ciotola. Se utilizzate un cucchiaio di legno, ad esempio, si macchierà perché è un materiale che assorbe, e poi dovrete tenerlo da parte per fare solo l’hennè. Invece gli utensili in plastica si lavano facilmente e non rimane alcun residuo, così potrete continuare ad utilizzarli in cucina. Insieme all’acqua, io aggiungo solitamente anche un vasetto di yogurt, bianco ovviamente, e due cucchiai di miele, in modo da creare una sorta di impacco che andrà a nutrire i capelli oltre a colorarli, e che li renderà più morbidi quando li andrete a lavare. Questo perché generalmente le erbe tintorie tendono a seccare un pochino il capello, ma solo un pochino, non vi spaventate! Otterrete una pastella non troppo liquida (quindi state attenti alla quantità di acqua che versate. Potete sempre aggiungerla in un secondo momento se notate che l’impasto è troppo denso) come questa:

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A questo punto procedete all’applicazione, che può essere fatta sia a capelli asciutti sia a capelli bagnati. Nelle istruzioni suggeriscono di lavare prima i capelli con uno shampoo eco bio, in quanto i siliconi e altre sostanze chimiche contenute nei normali shampoo da supermercato farebbero scivolare via il colore, impedendone la presa sul capello. Ammetto che prima dell’incontro con Pietro, del canale YouTube “Another and more”, che è stato illuminante sotto molti aspetti, anch’io li lavavo. Poi Pietro ci ha spiegato come in realtà non cambi molto. È solo un passaggio in più da fare, e io che sono una pigrona l’ho preso subito in parola! Ci spiegava anche che sulle istruzioni scrivono di applicare l’impasto sui capelli puliti, ma “puliti” non è da intendersi come “appena lavati”, bensì privi di prodotti per lo styling. Quindi anche se avete lavato i capelli tre o quattro giorni prima, potete procedere tranquillamente all’applicazione dell’hennè direttamente sui capelli asciutti, a patto che non abbiate utilizzato lacche, spume, gel, cera o altro. E così ho fatto questa volta, con gran sollievo perché ho evitato un passaggio, e con gran soddisfazione poi, quando ho visto il risultato. Il colore è venuto benissimo anzi, quasi più brillante di quando li lavavo prima di procedere alla tintura. Indossate allora una maglietta o altro per cui non vi strappereste le sopracciglia nel caso dovesse macchiarsi, armatevi di una busta di plastica o una mantellina da mettere sulle spalle, poi infilate i guanti e procedete all’applicazione. Raccogliete bene i capelli sulla testa e infilate la cuffietta che trovate in dotazione nella scatola, dopodiché avvolgete ulteriormente la testa con un vecchio asciugamano che potrete poi lavare con la varechina, perché ovviamente si macchierà. È importante indossare i guanti perché potreste macchiarvi le unghie, e non sarebbe bello poi andarsene in giro con delle mani da muratore!Una critica alla Khadi però devo farla. Signori miei, ma dateci un paio di guanti decenti!!! Non questi che sono paro paro a quelli che trovate al supermercato quando dovete scegliere la frutta. Eh no! Nun se po’! Nun ce siamo proprio col guanto! A parte questo, sul resto nulla da dire. Dove eravamo arrivati? Ah già, siamo con il turbante in testa. Potete tenere su l’impacco da un minimo di trenta minuti a un massimo di due ore. Io aspetto sempre due ore, per assicurarmi che il colore prenda bene. A questo punto signore e signori, dovete solo stare attenti a due cose: primo, che non vi coli addosso (perché vi colerà addosso, ve lo posso garantire!), e secondo, che non si raffreddi mai l’impacco che avete in testa. Questo è fondamentale, perché se si raffredda vuol dire che si sta seccando, e se si secca il colore non prenderà. È infatti l’umidità, che deve essere mantenuta grazie alla cuffia in plastica e al panno che vi avvolgete sopra, che fa si che il colore rivesta il capello. Perché a differenza delle tinte chimiche, l’hennè non viene assorbito dal capello, ma lo riveste, rendendolo più spesso e più forte. Io per mantenere la testa al caldo, ogni tanto accendo il phon con il diffusore inserito e lo appoggio in vari punti sull’asciugamano in questo modo:

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Ehm…scusate la qualità dell’immagine, ma ero in bagno e c’era una luce pessima. Passate le due ore, togliete tutto stando ben attenti a non sporcare e sciacquate bene i capelli con acqua tiepida, fin quando non vedete l’acqua farsi più chiara. Ora, sempre secondo le istruzioni, non dovreste lavare i capelli con nessun detergente. Come avrete capito le regole non ci azzeccano mai, e anche in questo caso toppano alla grande. Se c’è qualcuno che riesce a farsi l’hennè senza poi farsi lo shampoo, alzi la mano che gli bacio i piedi. Perché io non riuscirei a resistere due giorni con i residui di hennè in testa, mi verrebbe l’orticaria! Infatti, sempre il buon Pietro di cui sopra, ci ha spiegato che è effettivamente meglio procedere con uno shampoo e balsamo, purché siano naturali. Vi mostro cosa ho utilizzato per il lavaggio:

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Entrambi i prodotti sono di Biofficina toscana, un marchio italiano eco bio molto conosciuto, e qui manca il terzo ossia lo shampoo, sempre della stessa marca, che ho dimenticato di fotografare ;/ comunque è questo qui:

Biofficina-Toscana-Shampoo-Delicato-250ml-76164

Lo Spargishampoo (il flacone con su scritto “Il mio shampoo”), potete acquistarlo (ovviamente vuoto) a soli 2,19 euro, e vi aiuterà nella creazione dello shampoo perfetto in base alle caratteristiche del vostro capello e della cute.

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La casa cosmetica ha infatti lanciato sul mercato di recente, quattro nuovi tipi di shampoo concentrati:

  • delicato
  • purificante
  • rinforzante
  • volumizzante

Gli shampoo sono poi da combinare con un idrolato, sempre a vostra scelta fra i quattro proposti:

  • Idrolato di lavanda: ha proprietà  lenitive e rigeneranti, svolge un’azione dermopurificante, è inoltre tonico ed addolcente. Risulta quindi  utile per le pelli impure ma anche delicate e con couperose. Guarisce le piccole affezioni della pelle come le punture degli insetti, èrinfrescante ed infine, grazie all’odore gradevole, ha un effetto rilassante a livello psicologico.
  • Idrolato di rosmarino: ha proprietà purificanti, antisettiche, astringenti. Svolge un’ azione rigenerante e purificante per pelli grasse ed impure.
  • Idrolato di salvia: ha proprietà stimolanti e normalizzanti delle funzioni cutanee. Indicato per per pelli acneiche, seborroiche e per ridare tono alla pelle stanca e asfittica.
  • Idrolato di cipresso: ha proprietà astringenti per la presenza di acido valerianico, acido tannico, canfora di cipresso, ma anche balsamiche, antibatteriche e vasotoniche. Il suo utilizzo è indicato per contrastare couperose ed acne giovanile, è inoltre utile anche come coadiuvante dei trattamenti contro gli inestetismi della cellulite.

(Le descrizioni sono tratte dal sito di Biofficina toscana)

Io ho scelto il balsamo concentrato delicato da abbinare all’idrolato al rosmarino.

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Vi basterà seguire le indicazioni in millilitri segnate sullo spargishampoo per dosare i tre ingredienti di cui avrete bisogno per creare il vostro shampoo ossia, acqua, shampoo e idrolato. Shake it, shake it, shake it, ed ecco che avrete il vostro shampoo ideale.

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Non ho mai avuto la sensazione di capelli perfettamente puliti fin quando non ho provato questa combinazione. Soprattutto dopo l’applicazione dell’hennè, mi ha lavato benissimo i capelli senza lasciare residui. Subito dopo ho applicato una buona dose del mio amato balsamo “Gocce di seta” di Phitofilos, altro prodotto eco bio di cui vi avevo già parlato qui:

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Si tratta di un balsamo ristrutturante alle proteine e olio di riso, particolarmente indicato dopo l’applicazione della tintura di hennè. Vi riporto la descrizione che trovate sul flacone:

Pensato in linea Sinergia per chi fa uso di polveri d’erbe riflessanti: questo trattamento ottimizza la passata del pettine dopo aver usato le polveri riflessanti, al fine di far scivolare via anche l’ultimo granello rimasto fra i capelli dopo il risciacquo. La sua fragranza consentirà di attutire l’odore delle erbe, armonizzandolo con la sua nota dolce, ma decisa. La presenza di oli sarà il perfetto finish per la tenuta dei riflessi sul capello, che risulteranno più lucenti e intensi, chiudendo le squame del capello e nutrendone il fusto.

Siamo arrivati quasi alla fine gente! Un’asciugata e via, i capelli sono pronti. Vi mostro i miei capelli prima e dopo la tintura:

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Come vedete si sono leggermente scuriti, ma i riflessi ramati che sono tipici dell’hennè, si sono intensificati, e soprattutto i capelli bianchi sono spariti!

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Per dimostrarvi che non ho raccontato baggianate per tutto il post, e che all’incontro con Pietro sono andata per davvero, vi metto la foto, anche se non mi si vede per niente ahahah!

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Ehilà, sono dietro la ragazza con il vestito rosso! 🙂

Siamo arrivati alla fine, ma proprio fine fine eh! Spero che il post vi sia piaciuto! Alla prossima! 😉

Stay imbranation

The imbranation girl

3 pensieri su “Applicazione e review dell’Hennè di Khadi, nuovi shampoo e idrolati di Biofficina toscana e balsamo Phitofilos

  1. Stupendo 🙂
    Grazie per questo post, mi hai convinta a cambiare hennè 🙂 io ho usato per un bel po’ quello della De Erbe (per poi scoprire che era bello chimico, yee) ed ero indecisa se prendere quello di lush o quello che hai usato te.. direi che ora ho deciso 😉
    Grazie 🙂

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