Recensione: Perfect di Alison G. Bailey

Ben tornati cari imbranations, oggi lo spazio della recensione sarà dedicato a questo nuovo romanzo, “Perfect”, che è uscito in libreria giusto oggi, e che io ho potuto leggere in anteprima grazie alla casa editrice De Agostini. Ringrazio moltissimo la C.E. per la copia ricevuta, però purtroppo questa volta dovrò essere un po’ cattivella. Ma procediamo con ordine, vediamo prima di cosa si tratta:

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Titolo: Perfect

Titolo originale: Present Perfect

Editore: De Agostini YA

Genere: romance young adult

Pagine: 289

Data di pubblicazione: 8/03/2016

Prezzo: cartaceo € 14,90

Può la vera felicità durare più di un attimo?
È quello che si domanda Amanda, diciotto anni e una vita di insicurezze, quando decide di rifiutare con ostinazione l’amore di Noah. Noah che è il suo migliore amico, la sua anima gemella, il suo cavaliere dall’armatura scintillante. Amanda sa che Noah potrebbe renderla felice, immensamente felice, ma sa anche che tanta felicità potrebbe non durare. E perdere Noah le spezzerebbe il cuore. Ecco perché preferisce rinunciare a lui, e all’illusione di un momento, piuttosto che vivere con il rimpianto di averlo perso per sempre.
Per molto tempo Amanda e Noah si rincorrono, soffocando la passione che li divora, gettandosi a capofitto in storie sbagliate e avventure di una notte. Ma quando un tragico evento sconvolge la vita di Amanda, le cose cambiano. Costretta a lottare con tutte le proprie forze per ricominciare, la ragazza capisce che al mondo non esiste dono più prezioso di ogni singolo istante in cui possiamo respirare, correre, ridere e… amare. E si rende conto di non avere più nemmeno un secondo da sprecare.
Perché, a volte, un solo attimo di felicità vale più di una vita intera.
Uno straordinario fenomeno del web, bestseller di Amazon. Commovente come Colpa delle stelle, sexy come After.

La storia inizia dalla nascita di Amanda e Noah e dal legame indistruttibile che si crea tra i due ragazzi già dalla tenera età. Il nomignolo “Tweet” con cui Noah chiamerà Amanda per tutta la durata del libro, risale proprio ad un episodio della loro infanzia (per la sera di Halloween Amanda voleva vestirsi da cowgilr, invece è stata costretta da sua madre a indossare un orribile vestito da canarino Titti; da qui Tweet, diminutivo di Tweety, che in inglese è appunto Titti). Col senno di poi, leggendo questa parte avrei voluto pigliare a sberle la madre di Tweet per non averle lasciato indossare quel maledetto vestito da cowgirl. Ma andiamo avanti. Quando i ragazzi arrivano in quell’età in cui i loro corpi iniziano a trasformarsi, c’è anche un significativo cambiamento nel loro rapporto: Noah e Tweet iniziano a percepire in modo diverso l’uno la presenza fisica dell’altra, e la passione che sboccerà tra i due sarà il filo conduttore di tutto il romanzo. Ora, la questione sarebbe stata molto semplice: lui ama lei, lei ama lui. C’è però un enorme, gigantesco ostacolo: Tweet. Perché? Perché non appena si rende conto che Noah ricambia i suoi sentimenti, inizia con un pippone epico che ci porteremo avanti fino alla fine del libro. Lui è perfetto, la loro amicizia è perfetta, la loro vita è perfetta, e la parola chiave del romanzo, se non l’aveste ancora capito, è “perfetto”. Ah, e ovviamente lei è imperfetta. Per questo motivo (che poi de che stamo a parlà???) decide di tenere questo povero, povero ragazzo sui carboni ardenti per diversi anni. Ma parecchi anni eh! Mica la cosa si risolve subito, no no! Quindi riassumendo:

  • lui ama lei, e mi sembra l’unica persona normale di questa storia
  • lei ama lui, però ha paura di rovinare la loro amicizia perfetta, teme di perderlo e di ritrovarsi da sola, lui merita di meglio e blablabla, però se qualcuna gli si avvicina lei diventa verde come Theodora la malvagia strega dell’ovest -.- Coerenza è il suo secondo nome.

L’elemento che non regge è proprio il personaggio di Tweet. Anzi, non s’affronta proprio. Per tutto il romanzo lei non fa che piangere. Il pianto è la risposta a tutto: piange perché la mamma le fa mettere il vestito di Titti (e forse qua ci stava, perché avrei pianto anch’io al posto suo!), piange perché Noah la guarda con gli occhi dolci, piange perché “Noah non puoi restare, te ne devi andare, ci faremo del male” e poi “resta ti prego non te ne andare”. Ok è bipolare, una volta capito questo siamo apposto. Nella parte centrale del libro, che poi è quella più consistente, Tweet fa andare fuori di testa Noah che, poraccio, in piena tempesta ormonale è costretto a “distrarsi” con la prima che capita per non esplodere come una bottiglia di Coca con dentro le Mentos.  Nel frattempo, comunque, anche lei non è che se ne stia seduta a pettinare le bambole, e arrivata all’università decide di darla a cani e porci perché deve “stordirsi” per non pensare a Noah. Ok, parliamone. Hai detto di no al tuo migliore amico di cui sei innamorata persa, poi te ne vai con Matt, Jacob, Thomas e tutto il cucuzzaro? L’idea dei due ragazzi cresciuti insieme e che poi si innamorano è roba trita, ma era un’idea carina. La scelta di complicare poi le cose in questo modo, sinceramente  non l’ho capita. Nel bel mezzo di questo casino però, accade qualcosa di più grande, che né Tweet né Noah possono controllare e tutto inizia a girare in maniera diversa. Nonostante quanto ho detto finora, mi sono ritrovata a piangere come una cretina mentre leggevo l’ultima parte (la febbre mi rende ipersensibile). In conclusione, non ho ancora capito se mi è piaciuto o meno perché vorrei salvare la prima e l’ultima parte, mentre la sequenza centrale mi è sembrata piuttosto monotona. Certo è che non mi ha lasciata indifferente, facendomi provare emozioni del tutto contrastanti e questo è un fattore positivo a mio parere. Pensate a come sarebbe leggere un libro che ci lasci impassibili!

Per chi fosse curioso di scoprire la storia d’amore tra Tweet e Noah vi ricordo che solo per oggi, in occasione dell’uscita in libreria, potrete trovare l’ebook di “Perfect” a soli 1,99 euro in tutti gli store online. E ora sono curiosissima di sapere cosa ne pensate voi, fatemi sapere!

A presto 🙂

Stay imbranation

The imbranation girl

9 pensieri su “Recensione: Perfect di Alison G. Bailey

  1. Facendo delle ricerche, ho letto che esistono 30 tipi di intreccio con ogni variante, quindi anchio molte volte mi ritrovo davanti a storie gia lette…Io credo che faccia tanto il momento della nostra vita in cui affrontiamo certe letture e il vissuto che innescano, partendo da quello ke gia abbiamo… Cmq recensione moolto simpatica e dettagliata XDXDXDXD

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    1. Sì, alla fine è difficile trovare qualcosa di davvero originale, però conta molto anche il modo in cui le storie sono scritte, lo stile dell’autore. Per le emozioni che suscitano hai ragione, dipende molto dal periodo della nostra vita in cui affrontiamo certe letture! Grazie per essere passata! :*

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      1. Vero, concordo, lo stile è fondamentale e molto spesso mi.rendo conto di essere recidiva cn autori e generi tanto che poi mi vengono a noia, e devo un pó ‘disintossicarmi’ 🙂 cmq di nulla mi piacere interagire e scambiare punti di vista ^.^

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