Recensione: “Il regista”di Elisabetta Cametti

Buon sabato a tutti cari imbranations! Oggi vi parlerò dell’ultimo romanzo di Elisabetta Cametti “Il regista”, uscito un po’ di tempo fa, ma che ho avuto il piacere di leggere grazie alla casa editrice. Sto attraversando una fase di “thrillerite” acuta (passatemi il termine), per cui, come se non bastassero le mie ansie, mi sobbarco anche le ansie dei personaggi dei libri…! Ma ora lasciate che vi parli del libro in questione: si tratta del primo romanzo della serie 29. Perché proprio questo numero?

Il regista segue la strada di magistrale suspence già tracciata dai romanzi precedenti. Al centro dell’intreccio una nuova protagonista femminile, la fotoreporter Veronika Evans, coinvolta in un oscuro complotto che si consuma in 29 ore.

29 ore per sopravvivere. 29 ore per vendicarsi. 29 ore per sciogliere l’enigma. 29 ore di terrore in presa diretta.

Elisabetta ha scelto il numero 29 perché nel simbolismo è il numero delle avversità e degli ostacoli, ed è rappresentato dalla bara. Il 29, inoltre, è un numero che torna nelle statistiche di omicidi seriali:

  • Buona parte dei serial killer compie il primo omicidio a 29 anni
  • Il numero medio di vittime dei serial killer più famosi è 29
  • Il 29 % dei serial killer è itinerante
  • Il 29 % dei serial killer donna uccide a casa propria
  • In Italia 29 killer sembrano essere ancora liberi e non identificati

Il regista viene pubblicato in Italia in contemporanea con il lancio negli Stati Uniti di K – I guardiani della storia, il suo thriller di esordio e bestseller internazionale.

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UNA STORIA AD ALTA TENSIONE CHE SI SVOLGE IN 29 ORE. DOPO IL SUCCESSO INTERNAZIONALE DELLA SAGA DI K, IL PRIMO ROMANZO DELLA SERIE 29

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Titolo: Il regista

Autore: Elisabetta Cametti

Editore: Cairo

Genere: thriller

Pagine: 382

Data di pubblicazione: 12 novembre 2015

Prezzo: brossurato 18,90 euro / eBook 9,99 euro

UNA FOTOREPORTER. UNA PROFILER. UN TALK SHOW COME SCENA DEL CRIMINE. 29 ORE PER SVENTARE UN PIANO CRIMINALE.

Veronika Evans è una fotoreporter newyorkese temuta per le foto scioccanti che pubblica. I suoi scatti ottengono milioni di visualizzazioni al giorno e decine di migliaia di tweet all’ora. A un anno dalla sua partecipazione al talk show vincitore dell’ultimo Emmy Award, la polizia trova i corpi senza vita degli altri ospiti del programma. Ai cadaveri sono stati asportati i bulbi oculari e la faccia è nascosta da una macchina fotografica attaccata alla testa con del nastro adesivo. Il caso di omicidio multiplo viene affidato a Barbara Shiller, profiler del New York Police Department, che vede in questa occasione la possibilità di riscattare la propria carriera da un tragico, precedente errore di valutazione. Durante l’indagine emergono indizi discordanti, dove l’unica costante è la mancanza di un movente. Veronika è tra i sospettati. Insieme a lei sono indagati un reporter di guerra e un avvocato di grido, proprietario dell’agenzia fotografica concorrente. Ma un’ombra cade anche sul conduttore del talk show. Tutti hanno un alibi, forte e verificato. Tutti hanno un passato discutibile. Tutti potrebbero essere carnefici, ma anche vittime.Ventinove ore serrate di interrogativi, attentati e minacce. Una corsa contro il tempo nella quale ogni traccia conduce a una nuova pista, fino a portare alla luce un piano di geniale strategia omicida.

«Un uomo non può fare tutto questo da solo. O ha dei complici, o se li trova usando la leva del terrore. Il nostro assassino ha assegnato dei compiti alle vittime e le ha trasformate in criminali. Un piano di geniale strategia omicida.»

ELISABETTA CAMETTI classe 1970, con una laurea­ in Economia e Commercio in Bocconi, da vent’anni si occupa di editoria e lavora tra Milano e Londra. I suoi libri sono stati pubblicati in 12 paesi. Il regista è il primo romanzo della Serie 29 e viene pubblicato in Italia in contemporanea con il lancio negli Stati Uniti di K – I guardiani della storia, il suo thriller di esordio e bestseller internazionale. K – Nel mare del tempo, secondo della Serie K, è uno dei libri più amati del 2014 secondo un sondaggio di Panorama. La stampa l’ha definita “la signora italiana del thriller” e la sua protagonista Katherine Sinclaire è stata battezzata “il contraltare femminile di Robert Langdon, l’eroe di Dan Brown”.

www.elisabettacametti.com

www.facebook.com/ElisabettaCametti

Questa volta non vi racconterò la trama perché, come avrete visto, è ben delineata nella sinossi che vi ho riportato sopra e che trovate nell’aletta anteriore del libro. La protagonista è Veronika, una fotoreporter di successo che si occupa principalmente di problemi sociali, una donna determinata con un passato difficile che le ha lasciato un “bel regalo”: una nevrosi che la tormenta dall’adolescenza e che si è trasformata in disturbo ossessivo-compulsivo, che è costretta a tenere a bada con continue iniezioni di calmante. Veronika vive per il suo lavoro e si getta a capofitto in ogni nuovo progetto insieme ai suoi collaboratori Alan, Trix, Cisco, Mike e gli altri. Da quando ha vinto il concorso che le ha permesso di lavorare fianco a fianco di Saladino, uno dei più importanti fotoreporter del mondo, è diventata sempre più popolare sui social netto, e molti sono quelli che la amano o la odiano. Per cui quando la sua vita viene stravolta da una serie di omicidi a lei collegati è difficile risalire al colpevole, anche perché questa volta la polizia di New York ha a che fare con una nuova tipologia di assassino che segue un modus operandi inquietante e perverso: ha assegnato dei compiti alle vittime e le ha trasformate in criminali. Si tratta di un uomo che viene soprannominato “il folletto”, a causa della maschera che indossa e della voce distorta con cui comunica con le sue vittime. La polizia brancola nel vuoto e Veronika e Derek Crane, ritrovatisi invischiati nel caso, vengono coinvolti nelle indagini e poco alla volta scopriranno il loro legame con le vittime: sono stati tutti ospiti ad una trasmissione televisiva chiamata “Last turning point” e loro potrebbero essere le prossime prede dell’assassino. Ciò che nessuno riesce a capire però, è il motivo che spinge il criminale a mutilare brutalmente e ad uccidere le persone dopo averle tenute imprigionate. Una costante in tutti gli omicidi è che “il folletto” fa disegnare alle sue vittime la tappe più importanti della loro vita, con tanto di firma, prima di ucciderle. Tutto questo avviene nell’arco di 29 ore, per cui la storia procede ad  un ritmo serrato che non lascia spazio a molte divagazioni, e ogni capitolo è scandito dal passare del tempo: l’assassino si è dato 29 ore come margine per portare a termine il suo diabolico piano e bisogna giocare d’anticipo per prevedere le sue mosse e arrestare le sue smanie di onnipotenza.

Elisabetta Cametti ha dato vita ad un thriller che si inserisce perfettamente nel filone dei grandi romanzi americani del genere. La sua prosa è incalzante e il libro va letto tutto d’un fiato per assaporare al meglio la tensione della storia. Anche questo entra di diritto nella lista dei libri da portare in vacanza, avete iniziato a prendere appunti? Spero che la recensione vi sia piaciuta. Fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto

Stay imbranation

The imbranation girl

5 pensieri su “Recensione: “Il regista”di Elisabetta Cametti

  1. ARGH anche questo mi ispira tanto! MA DAI BASTA che non posso permettermi di comprare libri mannaggia….
    Non esiste un fondo per i poveri che vogliono acquistare libri? No eh? Neppure tagliuzzando da un pò dei grandi sprechi che si susseguono nel nostro bellisimo ma maltrattato paese?
    Non ce la faccio a leggere su dei dispositivi elettronici, ho bisogno delle pagine, del profumo della carta, della suspence di girare pagina e non sapere cosa mi aspetta….
    Tu sei bravissima come sempre a dare informazioni senza svelare troppo, ma stai attentando al mio conto in banca!!!!!!!!! 😉

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    1. Ooooops…! 🙈😂 Comunque anch’io prima ero come te e non credevo che avrei potuto leggere su un eReader, invece poi mi sono convinta e ho visto che si risparmia molto, sia in termini di soldi che di spazio 😉 Grazie sempre per i complimenti! 😘😘😘

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      1. Si sul risparmio sono d’accordo, i prezzi dei libri stampati lievitano sempre di più e trasportarsi in giro chilate di libri per avere sempre qualcosa da leggere non è il massimo….
        Ma adoro sfogliare i libri, che ci posso fare sono anziana ho bisogno delle mie sicurezze!! XD

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